Trentamila pezzi da collezione, cimeli e macchinari storici nell’esposizione che dagli anni ’70 si affianca al laboratorio, per raccontare la magia della pipa tra passato, presente e futuro.
Ha sede a Gavirate il “Primo Museo Italiano della Pipa”, costituito verso la fine degli anni Settanta da Jean Marie Alberto Paronelli, catalogando ed esponendo i numerosi e pregevoli pezzi raccolti durante i suoi viaggi all’estero.
Qui ha sempre accolto amici e clienti, raccontando aneddoti e storie di vita vissuta, esprimendosi con estro non solo verbale ma anche pittorico e scultoreo. Jean Marie è nato a Gavirate il 21 dicembre 1914. A 18 anni, dopo aver studiato in Italia e in Svizzera, completa la sua preparazione professionale a Londra. Nel 1968 diventa il primo membro italiano della prestigiosa “Confrérie de Maitres Pipiers” di St. Claude a Jura in Francia, la più antica istituzione al mondo nel campo della pipa. È membro di molti prestigiosi club pipari nel mondo, oltre che fondatore dell’Accademia Italiana della Pipa, ricoprendo per primo il ruolo di Magnifico Rettore. Nel 1984 ha fondato “L’Accademie Internationale de la Pipe”, un’associazione che ancora oggi riveste un ruolo divulgativo-editoriale. Oggi nel museo si possono ammirare più di trentamila pezzi da collezione, macchinari e cimeli che raccontano la magia del mondo della pipa.
Nel piccolo laboratorio artigianale di Gavirate, invece, Ariberto Paronelli, il nipote, continua a realizzare pipe fatte a mano con l’ausilio di utensili comuni come tornio, raspe, lime, platorelli e rozzellini. Il procedimento segue le naturali predisposizioni del pezzo di radica, lavorato assecondandone la forma e in base alla grana.
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